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19 Maggio (settimo giorno). Di buon mattino lasciamo El Pilar e ci incamminiamo sulla Ruta de los Volcanes, emergendo presto dalle nuvole e continuando a passare un'infinità di piccoli e medi coni vulcanici, tutti disposti sull'asse nord-sud. E' un continuo saliscendi, spesso anche ripido e su terreno a volte sabbioso e di difficile camminabilità. Piano piano ci reimmergergiamo nella nuvolaglia e poi arriviamo a Fuencaliente dove un bar "old style"ci accoglie rifocillandoci con la prima birra e bocadillo (queso y jamon) dopo tre giorni, permettendoci di lavarci sommariamente e cambiarci, nonchè (dulcis in fundo) di scatenarci in una serie di sfide al vecchio calciobalilla presente nel bar. Dopodichè taxi, aereoporto e rientro in serata a Tenerife e al nostro alberghetto di Puerto del la Cruz.
| Autoscatto di gruppo con la Caldera sullo sfondo ricolma di nuvole, dalle quali emerge solo il bordo di Roque de los Muchacos coi suoi osservatori | Crater de Hoyo Negro, uno dei numerosi coni vulcanici incontrati | Continui saliscendi, spesso su fine ed "antigrip" sabbia vulcanica | Davanti a noi la Ruta finisce dentro il mare di nuvole |
| Come perdere gli oggetti appesi o legati allo zaino (nel caso la tenda...) | Oramai avvolti dalla nuvolaglia | Alfine, il paese di Fuencaliente, | dove ci aspettano birra, panini e assatanate partite a calciobalilla |